Tab Article
Contemporanea di Dante, Chiara da Montefalco e Jacopone da Todi, ed esponente di primo piano del vasto e complesso movimento della penitenza, Angela da Foligno vendette tutti i beni e, sull'esempio di san Francesco, morto da pochi decenni, si accinse a realizzare il suo progetto di totale imitazione di Cristo nella povertà. La costante e severa mortificazione, l'intensità sorprendente dell'esperienza liturgica ed eucaristica e la meditazione dei misteri di Cristo, in particolare della sua morte, collocano la vita spirituale di Angela da Foligno sulla linea della tradizione francescana, connotata da una visione realistica della condizione e della vocazione dell'uomo redento e da un pieno abbandono all'azione trasformante di Dio. Anche i mistici contatti con le creature angeliche hanno avuto certamente un profondo significato nella vita spirituale della beata e, seppure non sempre ben interpretati, sono stati fonte di ispirazione per alcuni artisti umbri.